cs | Analisi congiunturale Venezia e Rovigo 2 trimestre 2023

- comunicato stampa -

 

Analisi congiunturale a Venezia e Rovigo: in flessione i principali indicatori in entrambe le province

Le prospettive per il terzo trimestre, in calo rispetto a quelle del trimestre precedente, rimangono comunque positive

 

Venezia - Rovigo, 3 luglio 2023– Sono stati diffusi oggi da Unioncamere Veneto i dati relativi alla congiuntura economica trimestrale regionale[1]. I dati del Veneto evidenziano, per il secondo trimestre 2023 una variazione congiunturale destagionalizzata negativa pari a -1,3% (-4,5% il dato destagionalizzato) della produzione industriale, un confronto su base tendenziale del -4% ed una contrazione del fatturato del -3%, che risente anche del confronto con un periodo caratterizzato da un forte incremento dei prezzi dei prodotti e dei costi energetici. Continua la frenata degli ordinativi totali con una variazione tendenziale negativa del -4,8% determinata sia dalla componente interna (-4,4%) sia da quella estera (-5,9%).

Anche nella Città Metropolitana di Venezia e in provincia di Rovigo i dati sono in flessione per tutti gli indicatori, ma con andamenti mediamente migliori rispetto alle variazioni regionali. Per quanto riguarda le aspettative per il terzo trimestre, si riduce la quota di imprenditori ottimisti a confronto con il trimestre precedente, ma il saldo rimane comunque positivo, soprattutto per i Rodigini.

VENEZIA

Secondo l’analisi di Veneto Congiuntura nella città metropolitana di Venezia, nel II trimestre 2023, rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, si registra un rallentamento dell’attività delle imprese dell’industria, con andamenti di poco migliori rispetto alla media regionale. La produzione è in diminuzione del 3,9% e il fatturato totale del 2,6%. Gli ordini interni registrano un -4,1% tendenziale e quelli esteri un -2,3%. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 72%, mentre i giorni di produzione assicurati a fine trimestre sono 54.

Riguardo al futuro, il 43% degli imprenditori prevede comunque un aumento della produzione mentre il 18% ne prevede una diminuzione.  Le prospettive per il fatturato sono di incremento per il 49% degli imprenditori e per il 41% con riferimento agli ordini interni, per i quali si rileva però una pari quota che li prevede stazionari. Leggermente più ottimistiche le stime per gli ordini esteri, previsti in aumento per il 44% degli intervistati.  La quota di imprenditori ottimisti per tutti gli indicatori è comunque in calo rispetto al I trimestre 2023.

ROVIGO

Nella provincia di Rovigo, al 31 marzo 2023, si registra una produzione in contrazione del 4,6% rispetto all’anno precedente, con il fatturato totale in diminuzione del 2,7%. Gli ordini interni registrano un -3,6% tendenziale mentre per quelli esteri la contrazione è più contenuta, al -1,0%. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 65% e i giorni di produzione assicurati a fine trimestre sono 65.

Le prospettive degli imprenditori sono positive sia per quanto riguarda la produzione, per il 43% degli stessi, sia per quanto riguarda la crescita del fatturato, indice che vede salire la quota di ottimisti intervistati al 48%. La tendenza degli ordini interni, invece, sarà positiva solo per il 34% degli intervistati e stazionaria per il 42%. Infine, in merito agli ordini esteri, il 64% del campione li stima in crescita mentre il 25% degli imprenditori intervistati ritiene che rimarranno stazionari.



[1] Indagine su un campione di 2.000 imprese con almeno 10 addetti del Veneto, di cui 70 imprese della provincia di Rovigo e 199 imprese della provincia di Venezia.

 

 

16/01/2024
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