cs | Demografia d’impresa III trimestre 2023 Venezia e Rovigo
- comunicato stampa -
Demografia d’impresa III trimestre 2023 Venezia e Rovigo: saldo positivo per la nati-mortalità tra nuove iscrizioni e cessazioni non d’ufficio e crescita delle imprese straniere
Stabili le localizzazioni d’impresa rispetto al 2022 e recupero, sul trimestre precedente, delle imprese artigiane. Soffrono commercio ed agricoltura.
Venezia - Rovigo, 07 novembre 2023 – Saldo positivo di 230 unità nella nati-mortalità delle imprese di Venezia e Rovigo durante il terzo trimestre del 2023. Tra luglio e settembre, infatti, aumentano, a Venezia e Rovigo, le iscrizioni al Registro Imprese del 4,2% sul terzo trimestre del 2022 per un totale di 1037 nuove iscrizioni e diminuiscono le cessazioni non d’ufficio (-6,6%), per un totale di 807 cessazioni.
Sono 119.235 le localizzazioni d’impresa attive a Venezia e Rovigo a fine settembre, di cui 90.077 sedi d’impresa e 29.158 unità locali dipendenti. Rispetto al trimestre precedente, si osserva una crescita dello 0,2%, corrispondente a 213 unità in più, mentre su base annuale il dato rimane stabile con una leggera contrazione dello 0,4% (-400 unità) delle sedi d’impresa non compensata dalla crescita delle unità locali (+1,5%). I dati sono influenzati dalle performance negative del commercio e dell’agricoltura che, rispetto al terzo trimestre 2022, perdono rispettivamente 459 e 259 unità.
Continua, inoltre, la crescita delle imprese straniere che stabiliscono un +1,32% sul secondo trimestre 2023 e un significativo +4,5% sull’anno precedente per un totale di 11.302 unità. Aumentano, seppur in misura minore, anche le imprese femminili con una crescita congiunturale dello 0,1% e una stazionarietà su base annua con due unità in più rispetto al medesimo periodo del 2022 (19.441 unità). Recuperano, inoltre, dello 0,1% le imprese artigiane, rispetto al trimestre precedente (24.174 unità totali, -0,2% e -56 unità rispetto al 2022). Buona anche la crescita congiunturale delle imprese giovanili che registrano un +2,5% anche se rimangono in flessione su base annua con una perdita dello 0,7% pari a 48 unità in meno.
DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE
“Il momento è quello che è e non ci si poteva aspettare di più”. Così Massimo Zanon, Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo commenta i dati trimestrali sull’andamento delle imprese. Preoccupa, invece, lo stato del settore più in sofferenza: quello del commercio.
A suo dire i negozi di prossimità ed anche parte dei pubblici esercizi risentono di almeno quattro fattori che oggi, in presenza degli effetti dell’inflazione, giungono al massimo della maturazione:
a) l’onda lunga degli effetti delle liberalizzazioni che ha generato imprese meno strutturate;
b) l’aumento incontrollato delle superfici della GDO;
c) le trasformazioni indotte dalla pandemia;
d) l’aumento non comprimibile ed inaspettato delle bollette.
“Prosegue la significativa desertificazione delle periferie di tutti i comuni (per le fasce pedemontane e montane, che nel nostro territorio non abbiamo, immagino sia ancor peggio). Molte di queste aziende sono arrivate alla pensione ed i titolari, dopo aver tentato di sopravvivere, decidono, a cuore tutt’altro che leggero, di fermarsi ed abbandonare.”
“A livello Veneto - prosegue ancora Zanon - bisogna trovare la formula perché la montagna non venga svuotata (posta, medicinali, bancomat, ecc.) ben sapendo che lo stesso problema si presenta anche in pianura nelle periferie più lontane dai capoluoghi e meno abitate nelle quali comincia a non esserci più neanche un’insegna. Ci devono pensare le associazioni di categoria con la Regione. Sicuramente le Camere di Commercio potrebbero essere un utile punto di incontro componendo le varianti di ciascuna provincia”.
VENEZIA
A fine settembre 2023 le localizzazioni di impresa attive si attestano a 91.012, in crescita dello 0,3% (+297 unità) rispetto al medesimo trimestre del 2022, con +1,7% di unità locali che riesce a compensare la lieve perdita dello 0,1% che coinvolge le sedi di impresa.
Su base annuale ed in valori assoluti i principali settori che registrano incrementi positivi sono:
- attività professionali, scientifiche e tecniche con +164 unità e in salita del 4,4% rispetto al 2022;
- costruzioni, +155 imprese e +1,3%;
- attività immobiliari +117 unità e +1,2%;
- noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese +79 unità e +4,4%;
- attività finanziare e assicurative con +75 unità e +3,1%;
- altre attività di servizi con +56 localizzazioni e +1,6%;
- attività di alloggio e ristorazione con +46 unità e +0,4%;
- sanità e assistenza sociale con +35 unità e +5,4%.
Segno negativo, invece, rispetto al terzo trimestre del 2022, per i seguenti settori:
- commercio -350 imprese e -1,5% (-92 unità e -1,4% per il commercio all’ingrosso e -258 localizzazioni corrispondenti a -1,7% per il commercio al dettaglio);
- agricoltura -152 localizzazioni e -2% nonostante l’aumento delle unità locali del 4,1%;
- attività manifatturiere -34 unità produttive e -0,4% nonostante l’aumento delle unità locali dello 0,8%.
Per quanto riguarda il commercio la perdita maggiore di localizzazioni si registra in Comune di Venezia con una perdita di 134 localizzazioni commerciali (-1,6%) seguito da Jesolo (-37 unità, pari a -2,5%), San Donà di Piave (-24 unità, pari a -2%) e Portogruaro (-23 unità, pari a -2,8%).
Rispetto al terzo trimestre 2022, le sedi di impresa restano stabili con una lievissima flessione dello 0,1%:
- le imprese artigiane ammontano a 18.599 in crescita di 58 unità (+0,3%) rispetto all’anno precedente ma in diminuzione del 5,1% se si confrontano con i numeri del 2014 (-998 unità);
- le imprese giovanili diminuiscono dello 0,8% con 38 unità in meno e in diminuzione, rispetto al 2014, di 406 aziende pari a -7,5%;
- le imprese femminili crescono dello 0,4% rispetto all’anno precedente, con 56 unità in più, e del 3,7% (+494 unità) sul 2014;
- le imprese a conduzione straniera contano 412 localizzazioni attive in più rispetto al 3° trimestre 2022 (+4,8%) e se allarghiamo il confronto al decennio, l’aumento in valori assoluti ammonta a +2.681 unità, corrispondente a +42%.
Infine, guardando alla nati-mortalità delle imprese, nella città metropolitana di Venezia si osserva una crescita del numero delle iscrizioni di nuove imprese rispetto al medesimo periodo del 2022. Se ne contano 819, il 6,2% in più rispetto all’anno precedente. Contemporaneamente diminuiscono anche le cessazioni non d’ufficio (-2,1% rispetto al 2022) rimanendo su livelli inferiori del 6,8% rispetto al corrispondente periodo pre-covid. Il saldo tra i due dati è positivo e si attesta a quota 215.
ROVIGO
A fine settembre 2023 le localizzazioni di impresa attive si attestano a 28.223 con 263 unità in meno (-0,9%) rispetto allo stesso periodo del 2022.
Su base annuale ed in valori assoluti i principali settori che registrano incrementi positivi sono:
- attività professionali, scientifiche e tecniche che cresce del 3,1% con 29 unità in più;
- altri servizi con 23 imprese in più pari a +0,9%;
- attività immobiliari con +16 unità e +1,6%;
- settore istruzione in crescita di 9 imprese pari al +6,3%;
- servizi di fornitura acqua e reti fognarie (+4,5%, +6 unità);
- attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+1,1%, +4 unità).
Segno negativo, invece, rispetto al terzo trimestre del 2022, per i seguenti settori:
- commercio con 109 unità in meno (-1,8%);
- agricoltura, dove si registra una diminuzione di 107 unità (-1,5%);
- costruzioni, con un calo di 55 unità (-1,7%);
- trasporti (-3,6%, -32 unità);
- attività manifatturiere (-0,7%, -20 unità);
- servizi di informazione e comunicazione (-4,2%, -19 unità);
- attività di alloggio e ristorazione (-0,8%, -16 unità);
- attività finanziarie e assicurative (-0,9%, -6 unità).
Per quanto riguarda il commercio la perdita maggiore di localizzazioni si registra in Comune di Rovigo con una perdita di 29 localizzazioni commerciali (-1,6%) seguito da Occhiobello (-16 unità, pari a -5,1%), Taglio di Po (-11 unità, pari a -4,9%) e Porto Viro (-11 unità, pari a -2,5%).
Passando ai dati sulle compagini imprenditoriali delle sedi di impresa, nell’area polesana, notiamo che:
- le imprese a conduzione straniera crescono del 3,2% con 70 sedi attive in più al 2014 (+8,2%);
- le imprese giovanili registrano una variazione negativa sull’anno precedente (-0,6% tendenziale), con una perdita di 10 unità sul 2022 e 794 sul 2014 (-33%);
- le imprese femminili sono in diminuzione dell’1% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, corrispondente a -54 unità (-632 in confronto al 2014, pari ad un calo percentuale del 10,3%);
- le imprese artigiane calano del 2%, perdendo 114 unità sul 2022 (-1.385 sul 2014, corrispondente ad una diminuzione percentuale del 19,9%).
Infine, le registrazioni di nuove imprese nel rodigino, nel periodo luglio-settembre 2023, sono 218 in calo del 2,7% rispetto al medesimo periodo del 2022. Le cancellazioni non d’ufficio, che ammontano a 203, sono in diminuzione del 17,8% su base annuale e portano ad un saldo positivo di 15 sedi d’impresa.
È possibile consultare il report completo scaricandolo al seguente link: https://www.dl.camcom.it/default.aspx?cod_oggetto=14266201
Fonte dati: Ufficio Comunicazione e Statistica – Camera di Commercio di Venezia Rovigo