cs | Dati demografia d'impresa I trimestre 2023 Venezia e Rovigo

- comunicato stampa -

Demografia d’impresa I trimestre 2023 Venezia e Rovigo: aumentano del 2,6% le iscrizioni al Registro Imprese tra gennaio e marzo 2023 sul 2022 

Crescono del 3,2% a Venezia e del 3,5% a Rovigo (sul 2022) le società di capitali. Diminuiscono imprese individuali e società di persone.

 

Venezia - Rovigo, 18 maggio 2023 – Tra gennaio e marzo 2023 aumentano le iscrizioni al Registro Imprese della Camera di Commercio di Venezia Rovigo del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Aumentano anche le cessazioni non d’ufficio (+4,6%) che rimangono su livelli decisamente più bassi rispetto al periodo pre-covid. Il saldo della nati-mortalità delle imprese è leggermente negativo (66 unità), come di consueto per il primo trimestre dell’anno, momento in cui si concentrano le registrazioni delle pratiche di cessazione delle imprese di fine anno.

Sono 118.173 le localizzazioni d’impresa attive a Venezia e Rovigo a fine marzo 2023, di cui 89.554 sedi d’impresa e 28.629 unità locali, in calo dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (-335 unità) e dello 0,9% rispetto al primo semestre del 2022 (-1072 unità). Calano, infatti, le sedi d’impresa di 1377 unità (-1,5%); contrazione in parte compensata dall’aumento delle unità locali di 305 unità (+1,1%). Le contrazioni più forti si registrano nel settore del commercio (-585 unità rispetto al primo trimestre del 2022) e nel settore dell’agricoltura (-462 unità rispetto al primo trimestre 2022).

Per quanto riguarda le sedi d’impresa, si segnala l’aumento delle società di capitali che crescono del 3,2% nell’ultimo anno (+3,2% per Venezia e +3,5% per Rovigo), andando a costituire il 23,7% del totale delle sedi (al 31 marzo 2022 era il 22,6%). Contemporaneamente diminuiscono del 2,7% le imprese individuali e del 3,5% le società di persone.

Diminuiscono le imprese artigiane (23.995 unità totali, -1% e -240 unità rispetto al primo trimestre del 2022), le imprese femminili (-0,9% e -179 unità), le imprese giovanili (-1,4% e -85 localizzazioni). Crescono, invece, di 112 unità (+1%) le imprese a conduzione straniera.

 

VENEZIA

A fine marzo 2023 le localizzazioni di impresa attive si attestano a 90.193, in leggero calo dello 0,3% (-293 unità) rispetto al primo trimestre del 2022, con +1,4% di unità locali che non riesce a compensare la perdita dello 0,9% che coinvolge le sedi di impresa.

Su base annuale ed in valori assoluti i principali settori che registrano incrementi positivi sono:

  • attività professionali, scientifiche e tecniche con +4,1% delle localizzazioni attive rispetto al 2022 (+146 unità);
  • attività immobiliari con +2,4% e +129 unità;
  • noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (+1,5%, +51 unità);
  • sanità e assistenza sociale (+5,2%, +33 unità);
  • altre attività di servizi (+0,9%, +30 unità);
  • attività finanziare e assicurative (+1,1%, +26 unità);
  • costruzioni, che hanno continuato a beneficiare degli incentivi fiscali, salgono dello 0,2%, corrispondente a +23 unità.

Segno negativo, invece, rispetto al primo trimestre del 2022, per i seguenti settori:

  • commercio (-1,8%, -417 unità);
  • agricoltura (-3,7%, -280 unità);
  • attività manifatturiere (-1%, -82 unità);
  • alloggio e ristorazione (-0,1%, -9 unità);
  • attività sportive, artistiche e di intrattenimento (-0,3%, -4 unità);
  • trasporti (-0,1%, -3 unità);
  • servizi di informazione e comunicazione (-0,1%, -2 unità). 

Aumentano le imprese a conduzione straniera contano 221 localizzazioni attive in più (+2,6%) e ben 2.667 se si allarga il confronto con il 2014 (+43,5%), mentre le imprese giovanili diminuiscono dello 0,7% con 34 unità in meno, interrompendo il trend di recupero iniziato nel 2021. Anche le imprese femminili registrano una lieve perdita dello 0,2% rispetto all’anno precedente, con 24 unità in meno. Le imprese artigiane, infine, risultano in recupero dello 0,2% rispetto all’anno precedente, corrispondente a +44 unità, ma se allarghiamo il confronto al decennio, la perdita assoluta ammonta a -1.090 unità (-5,6%).

Nel primo trimestre del 2023, guardando alla nati-mortalità delle imprese, cresce il numero delle iscrizioni di nuove imprese: se ne contano 1.546, il 5,6% in più rispetto all’anno precedente. Contemporaneamente aumentano lievemente le cessazioni non d’ufficio (+0,7% rispetto al 2022) che rimangono comunque su livelli bassi rispetto ai corrispondenti periodi pre-covid. Il saldo tra i due dati è positivo e si attesta a quota 92.

 

ROVIGO

A fine marzo 2023 le localizzazioni di impresa attive si attestano a 27.980, in calo del 2,7% (-779 unità) rispetto al primo trimestre del 2022.

Su base annuale ed in valori assoluti i principali settori che registrano incrementi positivi sono:

  • attività immobiliari che crescono dello 0,9% con 11 unità in più rispetto al primo trimestre del 2022;
  • comparto istruzione con 7 imprese in più (+5,2%);
  • servizi di fornitura acqua e reti fognarie (+5,4%, +7 unità);
  • attività professionali, scientifiche e tecniche (+0,6%, +6 unità);
  • sanità e assistenza sociale (+2,2%, +5 unità).

Segno negativo, invece, rispetto al primo trimestre del 2022, per i seguenti settori:

  • agricoltura, dove si registra una diminuzione di 182 unità (-2,6%);
  • commercio con 168 unità in meno (-2,7%);
  • costruzioni con un calo di 166 unità (-4,9%);
  • attività manifatturiere (-3,2%, -93 unità);
  • attività di alloggio e ristorazione (-3,6%, -70 unità);
  • trasporti (-6,4%, -58 unità);
  • noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese (-2,9%, -24 unità);
  • servizi di informazione e comunicazione (-4,4%, -20 unità);
  • attività finanziarie e assicurative (-2,6%, -17 unità);
  • altre attività di servizi (-1,3%, -15 unità);
  • attività sportive, artistiche e di intrattenimento (-1,8%, -7 unità).

Per quanto riguarda i dati sulle compagini imprenditoriali delle sedi di impresa, nell’area polesana, registrano segni negativi:

  • le imprese a conduzione straniera, che calano del 4,8% (-109 sullo stesso periodo del 2022, +108 rispetto al 2014);
  • le imprese giovanili che calano del 3,3% con una perdita di 51 unità sul 2022 e 750 sul 2014 (-33,3%);
  • le imprese femminili in diminuzione del 2,7% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, corrispondente a -152 unità (-582 in confronto al 2014);
  • le imprese artigiane che calano del 4,9%, perdendo 284 unità sul 2022 (-1.390 sul 2014, corrispondente ad una diminuzione percentuale del 20,1%).

Nel primo trimestre del 2023, guardando alla nati-mortalità delle imprese, si registrano 353 nuove iscrizioni, il 7,5% in meno rispetto all’anno precedente. Aumentano anche le cancellazioni non d’ufficio che ammontano a 551 (+16,7% rispetto al 2022) con un saldo negativo di 158 sedi d’impresa.

 

DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE

“È confortante sapere che continuano ad esserci donne e uomini che hanno voglia di intraprendere, che si danno da fare per creare lavoro per sé e per gli altri e che alimentano la cultura del tirarsi su le maniche ed agire” così il Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Massimo Zanon che prosegue: “La situazione rimane ancora incerta e alcuni settori come commercio, agricoltura ed imprese artigiane subiscono gli effetti del perdurare dell’instabilità economica e sistemica attuale. Cerchiamo di fare la nostra parte: la Camera di Commercio continuerà a supportare, attraverso servizi, corsi e bandi, le aziende che costituiscono il tessuto economico e sociale delle province di Rovigo e Venezia ma non saranno certamente questi gli interventi sufficienti a determinare l’atteso cambio di rotta.”

18/05/2023
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