cs | Mafie in Veneto - 26/01/2024

- comunicato stampa -

 

 “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente”
La legalità ambientale e le azioni intraprese per il ripristino ambientale
 

Inquinamento, disastri ambientali, reati contro l’ambiente, normative e strumenti per contrastare le ecomafie e la corruzione. Cosa possono fare le Istituzioni per diffondere buone pratiche e comportamenti virtuosi

 

Venezia - Rovigo, 26 gennaio 2024 – Si è conclusa stamattina la rassegna “Mafie in Veneto – Presenza nell’economia e nell’ambiente” con l’ultima delle quattro sessioni dedicataall’inquinamento, ai disastri ambientali, alle ecomafie ed alle azioni per il ripristino ambientale. Il fil rouge della giornata è stato il cercare di dare una risposta alla domanda “cosa possono fare le istituzioni per diffondere buone pratiche e comportamenti virtuosi” per tutelare l’ambiente ed i settori economici correlati. L’intera rassegna, alla quale sono intervenuti importanti interlocutori del mondo delle istituzioni, delle forze dell’ordine, del sistema camerale, dell’Albo Gestori Ambientali, delle professioni, delle imprese, delle associazioni e della società civile ha messo in evidenza l’importanza della sinergia tra tutti questi settori per combattere il cancro della criminalità. Si ricorda che il convegno è stato organizzato dalla Sezione Regionale Veneto Albo Gestori Ambientali, assieme alla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, a Libera: Associazioni, nomi e numeri contro le mafie con il patrocinio di Unioncamere Veneto, Ecocerved, Albo Nazionale Gestori Ambientali e con la media partnership di Nord Est Multimedia.

Dal 2015 l’Italia si è dotata di una legge per il contrasto degli ecoreati, che spesso hanno visto come protagonisti i sodalizi della criminalità organizzata. La mattinata ha quindi proposto un aggiornamento ed un approfondimento sul tema volto ad illustrare quando si può incorrere nei reati previsti dalla legge, quale sia l’impatto sulle aziende che gestiscono i rifiuti nonché la normativa di riferimento.

A fare gli onori di casa, per la Sezione Regionale dell’Albo Gestori Ambientali, è stato nuovamente Siro Martin che ha introdotto l’argomento delle ecomafie e della legalità ambientale, dopo i saluti istituzionali della Vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto, con delega alla legalità, Francesca Zottis. La parola è poi passata a Daniele Gizzi, Presidente dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, che ne ha ricordato il ruolo a promozione, difesa e controllo delle aziende che si occupano del trasporto e del trattamento dei rifiuti dalle infiltrazioni mafiose.

La mattinata è entrata, poi, nel vivo dei lavori con l’intervento di Andrea Buitoni, di Pigozzi & Morigi Avvocati che ha dato le corrette definizioni di “Inquinamento ambientale” e “disastro ambientale” seguito da Vincenzo Pellegrini, di BM&A Studio Legale Associato, che ha spiegato la responsabilità per colpa in caso di inquinamento e disastro ambientale. Il tema del dolo nei delitti di criminalità organizzata è stato, invece, approfondito da Ivan Salvadori dell’Università di Verona.

Di reati contro l’ambiente e imprese autorizzate ha, invece, parlato Enrico Morigi di Picozzi & Morigi Avvocati che ha spiegato quali siano gli attuali orientamenti giurisprudenziali, quali le responsabilità dell’imprenditore, dell’impresa ed il ruolo del responsabile tecnico. Gli strumenti a contrasto dell’illegalitàambientale sono stati affrontati da Andrea Acquaviva, Direttore Generale di Ecocerved, mentre gli ecoreati e l’anticorruzione sono stati spiegati da Paolo Giacomazzo, Consigliere ANAC.

La mattinata si è poi conclusa con la testimonianza delTenente Colonnello Enrico Risottino, Comandante del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale di Venezia. A moderare i lavori, Marco Conte, Vicesegretario Generale di Unioncamere.

Ricordiamo, infine, che la tre giorni di convegni, rientra nell’ambito delle iniziative previste dal Protocollo Legalità in Veneto: Ambiente ed Economia e mira a sensibilizzare ed affrontare apertamente il tema della Legalità declinato nei diversi ambiti: economico, ambientale, istituzionale e sociale.

 

DICHIARAZIONI

 

DANIELE GIZZI – PRESIDENTE ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

“Gli strumenti resi disponibili dall’Albo gestori ambientali alle Forze dell’ordine hanno avuto riscontri positivi in termini di semplificazione dei controlli e costituito un’importante azione di prevenzione dei reati ambientali. Nel corso degli ultimi 2 anni sono stati stipulati circa 30 protocolli di intesa con le forze dell’ordine diffuse sul territorio e 633 strutture sono state abilitate all’utilizzo della banca dati dell’Albo mediante le applicazioni FDAsmart e AGESTsmart: ad oggi le circa 47.000 interrogazioni targhe tramite app e le quasi 48.000 interrogazioni web confermano che l’azzeramento dei tempi dei controlli legato alla disponibilità in digitale del dato i tempo reale,  rappresenta una soluzione win – win – win  per le forze dell’ordine, per “disinquinare” il mercato da chi opera illegalmente, per agevolare le imprese virtuose. L’aumento delle imprese e dei veicoli iscritti all’albo negli ultimi due anni è la conseguenza tangibile di questa sinergia”

 

ENRICO RISOTTINO – TENENTE COLONNELLO COMANDANTE GRUPPO CARABINIERI PER LA TUTELA AMBIENTALE DI VENEZIA

“Le attività del Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Venezia consentono di affermare come il Veneto, ma in realtà l’intero territorio di questo Comando (deputato a coordinare le attività a tutela dell’ambiente e della sicurezza energetica anche in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige), fortemente industrializzato, vivace, produttivo e in ripresa economica, sia in grado di polarizzare e attrarre costantemente gli interessi delle organizzazioni criminali che, operando in maniera silente con dimensioni imprenditoriali, tentano di intercettare nuove opportunità di business. Il mercato illegale dei rifiuti resta uno dei settori privilegiati della criminalità organizzata, anche per la sua dimensione transnazionale. Recenti indagini condotte dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica evidenziano come siano in aumento le condotte di cui all’art.452 quaterdecies del Codice Penale, che prevede e punisce le attività organizzate di traffico di rifiuti. Tra queste l’operazione denominata “Oro verde”, a contrasto di quello che viene oggi chiamato il “racket degli oli esausti”, che ha consentito di disarticolare un’organizzazione criminale, collegata alla camorra, che perpetrava furti aggravati di oli vegetali esausti, classificati come rifiuto liquido non pericoloso, di elevato valore commerciale per gli incentivi collegati alla produzione finale di biocarburante.”

 

MARCO CONTE – VICE SEGRETARIO GENERALE UNIONCAMERE

“Stamane abbiamo contribuito a declinare il tema della legalità anche nell’accezione ambientale: bene conosciamo i fenomeni criminali che minacciano e deturpano i nostri territori, dalle discariche abusive ai roghi di capannoni stipati di rifiuti. Ritengo utile, innanzitutto per le nostre imprese del settore ambientale, ma in generale per tutti, ricordare le previsioni dell’attesa legge “ecoreati”, e comprendere gli strumenti proposti e capirne l’applicazione. Il Sistema camerale e le Camere di commercio sono al fianco delle imprese che rispettano le regole e che operano nella legalità. Si devono tutelare questi imprenditori a discapito di chi le regole non le rispetta, i cui danni ambientali da loro provocati sono talvolta, purtroppo, irreversibili. Non dimentichiamo poi che i rifiuti opportunamente valorizzati rappresentano un ‘enorme ricchezza che può sviluppare nuove forme imprenditoriali e contribuire al risparmio di risorse aspetto importante per nostro pianeta.”

 

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a:

Camera di Commercio di Venezia Rovigo – Ufficio Legalità

Mail: legalita@dl.camcom.ti

Telefono: 041 786177-169-151

 

26/01/2024
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