CS| 8 Marzo 2021, Giornata Internazionale della Donna - Dati sull' Imprenditoria femminile del nostro territorio
- comunicato stampa -
Giornata Internazionale della Donna - 8 Marzo 2021
Il Covid interrompe la crescita delle imprese femminili nei territori di Venezia e Rovigo, a fine 2020 sono 180 in meno rispetto al 2019.
Le imprese rosa attive nei territori di Venezia e Rovigo sono 19.377, occupano 55.895 addetti (in calo del -4,4% rispetto al 2019) e rappresentano il 21,3% del sistema imprenditoriale locale.
Il 28% delle cariche nelle imprese dell’area metropolitana di Venezia è ricoperto da donne, il 29% in quelle polesane.
Venezia, 8 marzo - La crisi causata dall’emergenza Covid-19 si fa sentire anche sulle imprese femminili dei territori di Venezia e Rovigo, interrompendone la rincorsa registrata negli ultimi cinque anni. A fine 2020 le imprese rosa attive, secondo i dati elaborati dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, sono 19.377 in diminuzione dello 0,9% rispetto all’anno precedente con un andamento leggermente peggiore rispetto a quello delle sedi d’impresa totali (-0,7%). Le imprese femminili rappresentano in totale il 21,3% del sistema imprenditoriale dei due territori e occupano 55.895 addetti, un dato anche questo in forte contrazione rispetto al resto delle imprese locali, con un calo del 4,4% rispetto al 2019.
Il 27,7% dell’ imprenditoria della città metropolitana di Venezia è rappresentato da donne, tra queste il 29,8% ha una carica di titolare e il 30,2% di amministratore, per un totale del 60%, contro il 73,9% per gli uomini. In provincia di Rovigo, dove l’incidenza di imprese femminili è più alta rispetto alla media regionale e nazionale, le donne imprenditrici raggiungono il 28,9% del totale imprenditori, e tra queste il 43,5% ricopre il ruolo di titolare e il 25,4% di amministratore.
"Il Covid-19 non ha fatto differenza di genere, ha colpito tutte le categorie e i settori economici del nostro sistema imprenditoriale - commenta Massimo Zanon, presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo - Ma i danni riportati in alcuni di essi, hanno purtroppo acuito le disuguaglianze di genere che ancora persistono nella società e nel mondo del lavoro, la battuta d’arresto delle imprese femminili del nostro territorio, come per tutto il resto del paese, ne è la prova. Negli ultimi cinque anni le donne imprenditrici sia su Venezia che su Rovigo avevano registrato dei cali molto più contenuti rispetto agli uomini. Non possiamo lasciare che questi sforzi e queste conquiste vengano cancellati dalla crisi pandemica, bisogna ripartire dalle donne sostenendo la crescita delle imprese rosa e rafforzando il loro ruolo nel mercato del lavoro.”
A Venezia sono 13.628 le imprese rosa attive, in contrazione dello 0,8% rispetto al 2019. I settori dove si registrano più attività sono quelli del commercio con il 27,3%, i servizi di alloggio e ristorazione con il 14,1%, l’agricoltura 12%. Allo stesso tempo però agricoltura e commercio sono i settori dove si registrano le contrazioni più rilevanti in termini assoluti rispetto al 2019, con una perdita rispettivamente di 48 e 82 unità, mentre il servizi di alloggio e ristorazione crescono solo dello 0,1%. In aumento, invece, le imprese femminili nella maggior parte degli altri settori del terziario, in particolare quelle che svolgono attività immobiliari, con 26 aziende in più (pari ad un +2,8%), e Altri Servizi (Attività di servizi per la persona, Riparazione di computer e di beni per uso personale, Attività di organizzazioni associative), con 13 imprese in più (pari ad un +0.8%). È il settore dove si registra il tasso più alto di presenza femminile (54,5% rispetto al totale delle imprese del settore), in cui si concentrano in particolare i servizi per la persona come parrucchiere, estetiste o lavanderie. Segue il settore della Sanità e assistenza sociale con un tasso di presenza femminile del 31,3%.
Le imprese femminili attive nella provincia di Rovigo sono 5.749 e rappresentano il 24,2% delle imprese totali, incidenza più alta rispetto alla media regionale e nazionale. I settori dove si registrano più attività sono quelli dell’agricoltura con il 30,8%, il commercio con il 20,6% e gli altri servizi con l’11,1%. Commercio (-38), agricoltura (-38) e attività manifatturiere (-10) sono i comparti dove si registrano però le contrazioni più rilevanti in termini assoluti rispetto al 2019. Da notare l’aumento di imprese “rosa” in settori considerati tradizionalmente maschili, quali quello delle costruzioni, che cresce di 12 unità (+6,5%), e delle attività di trasporto e magazzinaggio, con 4 unità in più, pari ad un aumento dell’8,3%. Crescono invece le imprese femminili in alcuni settori del terziario, in particolare quelle che svolgono Attività professionali, scientifiche e tecniche, con 5 imprese in più (pari ad un +4,1%) e Istruzione, con 2 aziende in più (+20%).Il settore con il tasso più alto di presenza femminile rispetto al totale delle imprese del settore, è quello degli Altri servizi, dove l’incidenza raggiunge il 62,3%. In questo settore si concentrano in particolare i servizi per la persona come parrucchiere, estetiste o lavanderie. Seguono i settori delle Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione con un tasso di presenza femminile del 39,3% e il settore della Sanità e assistenza sociale (32,7%).
Nella sezione DOCUMENTI le tabelle con i dati.